Il misterioso Picasso

Il misterioso Picasso

Gotham City ha Batman, Metropolis ha Spiderman, Paperopoli ha Paperinik e, nel groviglio di film tratti dai fumetti dei supereroi, anche il Ticino si è ritrovato con il suo supereroe: il misterioso Gradatore, anche conosciuto come Picasso Insubrico!

Opera d'arte

Opera d’arte

Quali sono i suoi super poteri? È depositario della verità assoluta riguardo il grado delle vie e non si tira indietro quando si tratta di dipingere con mano ferma, tratto pulito, deciso senza alcuna sbavatura quello che potrebbe sembrare il grado della via ma che in realtà è ben di più: si tratta di opere d’Arte post moderne! Altro che i tagli sulle tele di Fontana: al LAC già hanno riservato uno spazio espositivo permanente per le sue creazioni.

E così nel corso degli ultimi mesi un po’ ovunque in Ticino (Claro, Russo, Avegno, Brontallo, …) sono comparsi i suoi gradi: come è giusto che sia ben più grandi del nome della via, solo su vie attorno al 6a-6c (si sa l’attività artistica non lascia molto tempo per l’allenamento) e molto spesso discordanti con quanto presente sulle varie guide (e noi poveri illusi credevamo che solamente gli autori di guide potessero dare i numeri!).

Ops... è caduta la toletta!

Ops… è caduta la toletta!

Capita anche che, preso da un attacco creativo incontrollabile, al nostro eroe può succedere di rovesciare la sua “toletta” di vernice sui sassi… ma quale cuccagna: due opere d’arte al prezzo di una (e per fortuna che dipinge ancora con pittura e pennello… non come i debosciati moderni che per essere più precisi e discreti utilizzano l’apposito pennarello!).

Come ogni eroe e artista che si rispetti anche il nostro povero Gradatore è incompreso e spesso addirittura apostrofato… il tempo è galantuomo e i suoi detrattori saranno obbligati ad ammettere l’innegabile: i suoi disegni sono assolutamente pertinenti e le sue valutazioni dei gradi impeccabili!

Perché lui è come Batman: “è l’eroe che [il Ticino] merita ma non quello di cui ha bisogno adesso. E quindi gli daremo la caccia.”

Arte

Arte

Linea sotto (bottom line…)

Siamo tutti d’accordo: a volte, specialmente se siamo in falesie che non conosciamo, è utile e veloce avere scritto non solamente il nome ma anche il grado della via. Se vogliamo però risparmiare i soldi (e il peso) di una guida le opzioni sono al giorno d’oggi varie (fotocopie, siti internet, app, …), dunque l’annotazione alla base della via non è obbligatoria.  Inoltre il grado, dopo la proposta iniziale, spesso viene corretto e capita di ritrovarsi con pittogrammi imbarazzanti tra “+” aggiunti, ricancellati, gradi riscritti, eccetera.

Vi è inoltre l’eterno quesito sull’importanza data al grado e sulla perdita di romanticismo nell’arrampicata sacrificato sull’altare del dio Grado… ma nessuno ci crede più a questa balla: il grado è l’unica cosa che conta!

Importante però è notare che in Ticino è consuetudine, quasi tradizione, di non scrivere il grado alla base della parete. Quali siano le ragioni di questa scelta bisognerebbe chiederlo ai chiodatori “storici” ma visto che rispettare il lavoro altrui è (forse) l’unica regola dell’arrampicata ampiamente condivisa, allora forse bisognerebbe evitare di fare scelte diametralmente opposte senza nemmeno discuterne con i chiodatori (o i locals).

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41 comments

  • I pastrugni del nostro caro Karim sono comparsi anche a Osogna: anche qui non piacciono! PF basta!

  • Le stesse mani pennellute hanno imbrattato anche la normale al sassogrande?
    Però li era spray azzurro (inteso come colore)e non hanno scritto il grado….

  • Sniff sniff, quasi quasi verso una lacrima. Mi sembra di essere tornato ai bei tempi della tribuna . . . ahhh però c’era più aggressività! Mi manca proprio la tribuna! Sniff sniff .

  • Cari signori sono Karim seddio, viste le numerose reazioni di sdegno nei confronti del mio operato, come già accordato con egon non scriverò più alcun grado sulle basi delle pareti di arrampicata. Mi scuso con coloro che sono rimasti scossi e percossi dal mio oserei quasi definire pseudo crimine. Continuerò a scalare appasionatamente portando con me la preziosa guida di glauco. Ora mi congedo da questo forum da programma gossip di mediaset e mi lascio alle spalle il vostro fomentoso moralismo. Essendo una persona affettuosa vi mando un caloroso abbraccio e vi auguro ogni bene. E caro fabrizio calebasso non venire a fare discorsi di cattivo uso del pennello in quanto tu stesso hai imbrattato e zozzato di orribile e sbavosa vernice verde con tanto di nome e grado la tua bella falesia in val di iragna. Saluti kimbust

  • Ma torniamo un po’ sul nome di quella via “MATIA SCAVARGNA”! Premetto che la via non l’ho provata quindi non so un caxxo, ma questo Cavargna ora Scavargna? che ne dice la commissione etica dei “purini” di 8a.gnuc?

  • Si ma a vedere come karim usa il pennello penso sia meglio limitarlo a questo. Immagino come possa fissare delle soste….

  • A Ponte brolla est si potrebbero cambiare diverse soste: sarebbe un progetto apprezzato anche fuori cantone.

  • A Motto ci sono un paio di chiodi da aggiungere/spostare, tutte le vie sono da rispazzolare, 2 linee da chiodare e sentiero + base da sistemare. Bonus: a occhio 2-3 linee ancora possono uscire, avete la libertà di azione. Se tutto questo viene fatto potete anche spennellare il vostro nome alla base della parete!
    WIN-WIN

  • Buongiorno a tutti,

    Sono Gustavo LaMarna, presidente della commissione etica di 8a.nu
    Volevo informarvi circa le novità contenute nel nuovo statuto del “falesista purista” approvato all’unanimità dal consiglio direttivo di 8a.nu, riunitosi in seduta straordinaria lo scorso sabato notte, per far fronte alla situazione di emergenza generata dal sig. K. Seddio (detto Picasso), nel comparto Sopracenerino.

    Il nuovo statuto prevede: art. 4 delle linee guida sul comportamento etico alla base del tiro: “il nome e il grado della via debbano essere apposti (rigorosamente in vernice bianca non lavabile) alla base della parete, in corrispondenza della partenza del tiro in oggetto. Il nome deve essere collocato a 1,5 m (+- 5 cm) di altezza dal piano campagna, mentre il grado deve essere apposto immediatamente sotto e riportato nelle 3 principali scale di riferimento dell’arrampicata. Il testo deve essere in stile calibri, giustificato a sinistra e la dimensione dei caratteri deve essere compresa tra 3 e 5 cm di altezza”…
    …”ogni ripetitore è tenuto a a confermare il grado apponendo una X (sempre in vernice bianca) a fianco al grado e se si dovesse trovare in disaccordo apporre un nuovo grado separato con virgola dal precedente.”

    Ricordo inoltre, citando Art. 8 delle linee guida del comportamento etico del tracciatore: “il tracciatore è tenuto a riportare, alla base della via, una dettagliata descrizione del tiro, evidenziando la sequenza di movimenti del passi chiave del tiro”.
    Art. 11: “le prese nascoste o non evidenti dovranno essere tutte segnate con linea bianca continua della lunghezza di almeno 10 cm, sempre in vernice bianca non lavabile (ricordiamo che i segni in magnesite sono stati banditi dal nuovo regolamento del CIAP (Comitato Internazionale Arrampicatori Puristi).”
    “articolo 9 della normativa sulla pubblicazione delle guide e/o recensioni”: Il ripetitore che si trova in disaccordo con il grado apposto alla base del tiro è tenuto entro 15 giorni non lavorativi a comunicare la variazione del grado tramite lettera raccomandata o e-Mail all’indirizzo GCugini@bibbiadelticino.ch.

    Vi ricordo infine che dal momento in cui uno scalatore appone un grado alla base di un tiro, si espone penalmente, civilmente e soprattutto incivilmente alle conseguenze che il suo gesto può causare.

    Resto a disposizione in caso di dubbi o chiarimenti,

    Cascateci, è tutto vero!

    G. LaMarna

  • Come chi si prende la libertà di pitturare, mi prendi la libertà di cancellare (soprattutto in settori in cui ho un po’ lavorato anche io), purtroppo anche dopo una bella spazzolata della spitturata resta una brutta macchia, difficile ripristinare completamente.

    Ma perché in due volte a zio fiasco sei riuscito anche a sversare due volte la toletta? Vedere tutta sta pittura a terra e le inutili spennellate sui sassi sotto la falesia fa proprio schifo!

  • Analizzando un po’ le reazioni mi sembra di capire che i gradi alla base di una via non siano apprezzati da tutti. Anzi azzardo che le voci contrarie sono in maggioranza (p. es. ho sentito che anche a Sobrio le scritte non sono piaciute).

    Quello su cui più o meno tutti sono d’accordo sono i modi: prima di agire è buona cosa discuterne con gli apritori (se ancora in vita… ma fortunatamente nella maggior parte dei casi è così) e/o con la “community” locale. Siamo un gruppo molto piccolo e ci si conosce tutti: la cosa migliore è discuterne e chiarire.

    Inoltre vale sempre la pena ricordarsi che arrampichiamo in zone molto sensibili: sia ecologicamente (e qui vale il discorso dei rifiuti – mozziconi di sigaretta compresi) ma anche politicamente… sarebbe peccato avere un secondo “gufetto”.

    Infine mi spiace se qualcuno si sia sentito particolarmente offeso dal mio scritto “ironico-satirico”… visto che spesso ci si prende troppo sul serio mi piace sdrammatizzare!

  • Con grande divertimento ho letto l articolo e qualche commento… apprezzo l operato del graffittaro: in effetti a me fa comodo avere un idea del grado. Ma i gusti son gusti

  • Uffa dai…sta diventando come il sito preistorico degli scoiattoli! Ma perché tt insieme non scaliamo e basta? (Ev dp un birretta).. Di problemi alla fine il mondo é pieno! Facciamo un compromesso: scrivete i gradi sotto ai tiri in piccolino con un pennellino piccolo
    ! La scalata é da egoisti! Ķe te ne frega di far sapera agli altri il grado?? Cazzi suoi!!! Qualcuno deve pur vendere le guide cmq…dai karim, sbattitene!Saluti borel

  • … se proprio volete divertirvi a spennellare rocce, certavene una, pulitela, chiodatela e poi se vi resta ancora un po’ di motivazione scrivetici sotto quello che volete… ma PF lasciate stare quelle già esistenti!

  • Salve a tutti, sono Maria Seddio, sorella di Karim e ogni tanto sua collaboratrice. Mi dispiace molto leggere i vari commenti e vedere come la reazione al nostro operato non è stata positiva! Volevo puntualizzare che l’arroganza non è solo quella esplicitata, bensì anche quella velata da scritti ironici.
    Per me le scritte non sono affatto brutte (ma ovviamente la bellezza è soggettiva) e di sicuro non contribuiscono all’inquinamento mondiale come la somma di tutti i mozziconi alla base delle falesie ticinesi.
    Come Karim ha scritto smetteremo di scrivere i gradi nelle falesie di quei chiodatori che non lo desiderano.
    Nelle altre cercheremo di scrivere piu in piccolo ed in modo esteticamente standardizzato!

    Ora lascio questa discussione da Canale 5 e vi auguro una stupenda giornata!

  • Karim ma che senso ha la tua risposta. Cosa ti aspetti che ti sostenga in una cosa che dall inizio ti ho detto di non fare…. e cercato si far ragionare in tale senso. io scalero anche solo il 5c da 10anni ma almeno lo faccio in maniera discreta.

  • Oramai l’industria chimica sta facendo soldi a palate, grazie ai pennelli facili ( nuova generazione di arrampicatori), l’uso di toloni di pittura stà creando grossi problemi di fornitura causa la grossa domanda, per fortuna la nostra confederela ha stanziato diversi migliono, sottraendoli alle autostrade, per donarli ai claimbers più accaniti.
    Il consigliere federale é felice di sviluppare anche questa parte della società, ora finalmente i tiri saranno delimitati da strisce bianche ben ordinate come le nostre autostrade.
    Buon lavoro

  • Frequento le falesie di mezza europa da quasi 30 anni e devo dire che schifezze del genere ne ho viste tante e quindi la cosa non é che mi scandalizzi più di tanto.
    La cosa però che mi lascia perplesso é il contesto storico e ancor più le motivazioni che spingono il nostro picasso (scritto minuscolo di proposito) nelle sue creazioni. Dovere di informazione. semplicemente contabilità dei tiri saliti o c’é altro?
    Se proprio si vuole andare in questa direzione ci sono modi ben più eleganti e pratici, per esempio scivendo nome (e se proprio si vuole anche il grado) su un piccolo sasso da incollare poi alla base del tiro. Oltre a un risultato estetico decisamente migliore risulta molto più semplice una eventuale correzione/rimozione.
    Comunque, a prescindere da tutti i discorsi etici del caso, spacciare questa idea come una ” futuristica genialata” mi sembra alquanto fuori luogo, considerato che in alcuni posti storici é stato fatto +/- 50 anni fà.
    Forza picasso che se ti impegni magari riesci a scoprire anche la ruota…

  • Faffa che bel amico che ti riveli, non venirmi a fare discorsi di arroganza visto che la persona più arrogante e ipocrita sei tu. Parli sempre male di tanta gente ma in faccia non osi dire mai niente a nessuno. Inoltre quello che scala da anni (quasi decenni) sei tu e arrivi a mala pena a chiudere un 7A, e quando balti praticamente mai ti tieni alla corda per paura di fare chissa quale volo. (Altro che aggiungere uno spit in più). Inoltre visto che sei un figlio di papà e non lavori mai, la tua felpa va a recuperarla da solo tanto di tempo ne hai fin troppo.

  • Non sono di primo pelo e posso garantire che se in 30 anni di arrampicata in Ticino non si è sentito il bisogno di scrivere il grado alla base della parete forse un motivo c’è e possiamo sicuramente resisterne altri 30.
    Non la trovo ne un’idea geniale ne pratica ma solamente una pastrugnata!

    Mi ricordo quando non c’erano ancora le guide e ci si passava le fotocopie delle relazioni quasi fossero relique…

  • E abbastanza ridicolo karim, narri le tue gesta come fossero imprese eroiche. Stai solo scrivendo con della vernice dei numeri…. le pareti non sono tue ne di altri; (le usi come tuoi appunti segni con il punto che va ad indicare che sei riuscito a scalarle a vista quindi lo fai per te). Trovo che il fatto di poter lasciare le pareti piu immacolate possibile sia il minimo. Con il tuo atteggiamento arrogante sara facile arrivare al punto in qui se non chiudi un tiro perche il chiodo e troppo lungo vai a metterne un altro… Ed ora fai pure il super eroe che recupera maglie rapide agli sventurati. Se hai voglia ho lasciato una felpa al rifugio margherita il mese scorco ti seccherebbe andarla a riprendere?

    Il tuo caro Fafa. Comuque fossi in te se vuoi fare del bene all arrampicata ticinese vai a raccogliere cartacce a ponte brolla. Tagliare erba sui sentieri…o fai beneficenza…. ❤

  • Giusto o sbagliato? Boh! In ogni caso i locals di ziofiasco e viso di luna non amano il tuo stile di scrittura (come pure trovare macchie di pittura alla base della falesia). Ti ringraziamo dunque per non scrivere più nulla. Grazie grazie!

  • Al ragazzo che ha lasciato il materiale sul 6a: te lo posso recuperare io. Ti lasciò il mio recapito 0774639544. E se qualcun altro avesse bisogno di dirmi qualche altra cosa può telefonarmi o contattarmi in facebook (Karim Seddio). Viauguro ogni bene e spero che questa diatriba possa risolversi presto cordiali saluti kimbust

  • Caro Zughi e caro Egon, vi do la mia parola; sulle pareti chiodate da voi non vi saranno più nuove insegne ne da parte mia ne da parte di mia sorella Maria (la mia compagna di arrampicata e collaboratrice). D’altro canto io non so quanti climber voi conoscete, ma tutte le persone a cui ho mostrato il mio progetto di segnare i gradi sulle pareti hanno trovato la mia idea geniale, in quanto comoda e funzionale. Inoltre i gradi che ho segnato corrispondono ai gradi segnati nella guida di Glauco. Gli unici errori di gradazione li ho commessi a Brontallo e ad Avegno sulle vie che avete chiodato voi. Per il resto è stato compiuto un lavoro pulito e corretto e a nessuno apparte a voi cio che ho fatto ha dato fastidio.

  • Come ogni artista, non si è subito compresi…ma col passare del tempo questi segni diventeranno delle vere e proprie opere d’arte!

  • Le scritte non sono belle e io non avrei mai fatto una cosa del genere. D’altra parte non é che la cosa mi disturbi molto…pure se venisse fatta sui tiri chiodati da me.

  • Ieri sono stato a ziofiasco, ho provato quel 6a scavargna che c’è nella foto . . . ho dovuto lasciar dentro due moschettoni perché non riuscivo più a salire . . . vengo da lontano e non so che scala usate, ma 6a è un po’ strettino considerando qualsiasi scala per quel tiro! e adesso che mi ripaga il materiale?

  • Sentendo un po le discussioni “da bettola” credo piuttosto che il 99% dei climber *non* apprezzi le insegne (e sicuramente non nella forma attuale).

    Inoltre non tutti i chiodatori sono morti morti (per fortuna loro) e non mi sembra che apprezzino quanto fatto (indicativo l esempio i zio fiasco: i chiodatori sono vivi e vegeti e non hanno per nulla apprezzato i geroglifici su vie che a quel momento non erano nemmeno liberate nella loro interezza).

    Inoltre non prenderei l’esempio delle falesie del nord italia: sono anche la patria dello scavo (alcune)… una pratica che non dovrebbe essere esportata!!!

  • Caro Karim,
    il tuo atteggiamento ostinato e poco autocritico mi lascia al quanto perplesso.
    Di principio non sono così contrario allo scrivere il grado delle vie alla base, a suo tempo io lo avevo fatto a Brontallo! Ora è una pratica che non faccio più in quanto lo trovo inutile, anzi ultimamente non scrivo neanche il nome della via. La cosa che mi urta di più del tuo lavoro è che fa schifo! Visto che dal tuo post si evince che rispetterai l’opinione dei chiodatori, ti prego di non più scrivere il grado delle mie vie e se vuoi veramente farmi un favore vai a ripulire le orribili scritte a Brontallo e a Zio Fiasco!
    A complemento di informazione: io di falesie in Europa e nel Mondo ne ho visitate davvero tante e praticamente mai ho visto i gradi scritti alla base delle vie; anzi molto spesso non ho nemmeno trovato il nome delle vie. Nonostante questo ho scalato e mi sono divertito!
    Inoltre ti sbagli su un’altro punto chiave: alla maggior parte della comunità arrampicatoria ticinese il tuo lavoro non piace. Mi sembra il minimo porsi qualche domanda (ti pare?!)
    Spero sinceramente che rispetterai il mio punto di vista in quanto è proprio di rispetto del lavoro altrui che si parla.
    Ti ringrazio anticipatamente
    Egon

  • Buon giorno a tutti! sono Karim Seddio di Sonvico, ho notato che le mie insegne sulle pareti di arrampicata in ticino hanno suscitato grandi scalpori! Mi dispiace molto di aver sollevato inconsapevolmente tale vespaio!! In ogni caso penso che la vostra reazione di sdegno ironico nei confronti delle mie insegne sia assolutamente eccessiva e priva di argomentazioni fondate. Penso che al 99% dei climber ticinesi e non ticinesi faccia assolutamente piacere scalare senza doversi continuamente munire di guide e/o fotocopie, foto, mezzi virtuali ec.ec. per poter trovare la via giusta. Basta uscire dal Ticino e recarsi ad esempio a Carate Urio, Valganna, Lecco ecc.ecc. che si possono contemplare innumerevoli pareti abbellite dalle insegne dei gradi delle vie. In ticino nessuno si è mai dato la briga di fare tutto ciò e finalmente è giunto il momento che qualcuno (io) abbia iniziato a marcare i gradi delle vie sulle pareti. Io non mi tirerò indietro e con perseveranza e audacia continuerò a svolgere tale valoroso incarico. Le uniche persone che potranno fermarmi sono i chiodatori delle vie. Ma la maggior parte di loro o è morta o non gliene frega niente del mio pennello. Effettivamente non penso proprio che a onorevoli personaggi come Pedrini, Cameroni, Petazzi, Della torre ec.ec. possa turbare il mio operato.

    Vi auguro ogni bene e vi pongo i miei più cordiali saluti
    Kimbust

  • La leggenda narra che il Pittore mascherato abbia il potere di gradare le vie dal basso, senza ripetizione in libera!

    Cmq anch’io sgrado sempre gli 8a valutandoli dal basso, mentre i 6b che non riesco a chiudere, vengono prontamente corretti con un bel 7 al posto del 6.
    Tutto questo però rimane segretato tra me e il Glauco nella mia copia della mitica bibbia.
    Non ci penso minimamente a svelare al primo climber insubrico di turno i 6b bastone del cantone! 🙂

  • ma il punto bianco che significa? Conosco il punto rosso, quello verde, quello g, il punto rosso con il puuuss (che è sempre bello da schiacciare) . . .
    comunque inizio a dubitare che il colpevole sia pure il nome di una via ripresa in una delle foto.

  • Dopo attente ricerche di laboratorio del grande Archimede Pitagorico, dalle tecniche usate e dal tipo di scrittura si é arrivati alla conclusione che sia un vegiambro a creare i famosi grafiti rupestri.

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