Salita e discesa in giornata sul tetto d’Europa

Salita e discesa in giornata sul tetto d’Europa

Era da tempo ormai che tra di noi si mormorava della possibilità di una salita al Monte Bianco in giornata partendo dal fondo valle, ma non si era mai concretizzato veramente questo progetto. Finché l’amico di Andrea e Albino (C. Monti) ci informa che ha effettuato l’impresa, affermando che in questo periodo la montagna si trovava in buone condizioni per effettuare la salita in giornata (traccia e condizioni ottime).
È stato così che abbiamo deciso provarci anche noi un paio di giorni dopo.

Giovedì pomeriggio (16.07.15) partiamo da Lodrino a bordo del super Opel Combo Deluxe by Cairo con tutto il materiale necessario stipato in una qualche maniera al suo interno.
In serata giungiamo a Chamonix e ci rechiamo subito al paese di “Les Houches” (località di partenza) per individuare l’inizio del sentiero che dobbiamo percorrere, in modo da non “ravanare” al mattino con il buio per trovarlo e perdendo così tempo prezioso.

La partenza del sentiero si trova proprio nel parcheggio da dove parte anche la teleferica che porta alla cremagliera del “Nid d’Aigle” (e il nome non poteva che portare fortuna NDR); una vera fortuna così possiamo dormire lì senza doverci spostare. Consumata una buona cena a base di carboidrati nella pizzeria lì vicino, ci accingiamo a dormire nel parcheggio in maniera molto spartana (o meglio Rom…).

Venerdì (17.07.15) sveglia alle 2.45 di mattino, colazione a base di caffè, banane, pane e….Gel! Ultima controllata a gli zaini e via come dei lampi sugli irti sentieri verso la nostra metà.

Da subito ci imponiamo, o meglio Albino impone, un ritmo molto serrato, e così maciniamo dislivello in men che non si dica. Arrivati alla capanna del Goûter (3835msm) le temperature si fanno decisamente più rigide e quindi cambiamo assetto da combattimento: dalle scarpette da corsa passiamo agli scarponi con ramponi e dai pantaloncini e maglietta a pantaloni e giacca.

Le gambe cominciano a lamentare dei dolorini di fatica e la quota di certo non aiuta ma questo non ci fa desistere dal nostro obbiettivo. A testa bassa e in silenzio percorriamo tutta la cresta (cresta delle Bosses) che porta alla cima senza darci tregua e finalmente, dopo una lunga fatica durata quasi 7 ore, siamo finalmente in cima al Monte Bianco (4807msm)!!!

La felicità è alle stelle, e ci congratuliamo a vicenda! Mentalmente ci sentiamo tutti un po’ “brilli”, questo a causa del grande sforzo e della quota alla quale non siamo proprio abituati.

La discesa fila liscia e senza intoppi fino al canalone del Goûter (canalone della morte) dove abbiamo avuto la sfortuna di vedere da vicino la forza della natura, infatti un attimo prima di attraversare questo pericoloso tratto di ca.30 metri abbiamo assistito ad una scarica apocalittica di sassi di ogni dimensione, per fortuna senza nessuna conseguenza (per noi…).

Dopo questo spiacevole inconveniente la discesa non ci riserva nessun altra sorpresa, e arriviamo senza problemi al punto di partenza incolumi, ma molto stanchi.
Grazie mille agli amici Ean, Cairo e Albino per questa mitica salita che di sicuro ricorderò per tutta la vita!

Resoconto della Gita: Stando ai dati dell’orologio satellitare di Albino abbiamo percorso complessivamente 39Km (???giusto??) e +/- 4100 metri di dislivello.

Ecco alcune immagini della salita: